.Una richiesta che ho sempre fatto al cliente è quella di farmi lavorare al grezzo prima di fare le finiture della scala. Ogni tanto me lo hanno concesso, spesso arrivo quando tutto è appena finito e la signora delle pulizie ha lucidato la scala e io entro con arnesi da fabbro.
La comodità di lavorare al grezzo è assoluta, in caso di errori si rimedia senza preoccuparsi di dare fuoco a qualcosa. A me però, per una volta che il cliente mi mise a disposizione la casa al grezzo, per costruire una ringhiera chiodata a spirale strettissima, un incubo montare gli elementi sui tre piani, tra l’altro a incastro. Finito il lavoro, in breve tempo scordai la frustrazione soddisfatto del risultato ottenuto. Tempo dopo venni invitato all’inaugurazione di questa villa, in quella serata andai a vedere la scala e per poco non mi venne un colpo. Quando si lavora al grezzo, in ogni piano ci si fa tracciare i livelli del finito e su quelli si basa il lavoro. Dopo aver controllato i tre piani capisco cosa era successo, il marmista per motivi suoi aveva tolto un gradino all’ultima rampa. Ovvero prima i gradini erano 17 ora sono 16 mandando a carte quarantotto il filo degli spigoli che correvano sul bordo della ringhiera.
Accanto a me il marmista con un bicchiere in mano, vestito a festa, mi diceva che tanto non si vede.