Ora passiamo a misurare le forzature. Io chiamo forzature i cambi di direzione delle rampe, dove per collegare il parapetto bisogna trovare la soluzione più adatta.
Prima di prendere misure le quali praticamente si prendono facendo la copia conforme dei gradini, bisogna decidere che tipo di pendenza adottare.
Se qualcuno le prende su un foglio di carta è solo un inguaribile ottimista
L’immagine 1 prende in considerazione una delle rampe più classiche, tre alzate contro una pedata. Ovviamente la pendenza in quel punto cambia in maniera repentina, questo è un dato di fatto, ma se all’interno del parapetto abbiamo un disegno forgiato, quel cambio di pendenza può portare a delle forme incongrue.
I disegni 2 e 3 mostrano come la soluzione è corretta, anche se: la linea di passo corre su quei gradini molto al di sotto della pedata consigliata, l’appoggio della mano cambia in modo repentino facendo vacillare chi ha veramente bisogno del mancorrente. Non ci sono soluzioni definitive, ci sono delle alternative da usare secondo i casi. Anche sui miei lavori ho difficoltà a ricordare quale soluzione ho privilegiato.
In questa sezione illustro come si può addolcire la pendenza e di conseguenza il disegno interno. I vantaggi sono nel portare le linea di passo più vicino al centro della scala, addolcire il mancorrente, e creare giunte meno brusche tra la pendenza normale e la forzatura.
Gli svantaggi: mancanza di coerenza con le linee di pendenza e una linea curva estranea al resto delle rampe. Non è una mia invenzione ma ho visto diversi fabbri, sopratutto intorno agli anni 20 e 30 del secolo scorso.
Spero che dalle foto si capisca, qui il fabbro quando ha costruito la ringhiera (male) l’ha mantenuta sul bordo il giro portava la linea di passo troppo vicina e la gente franava di sotto con conseguenze immaginabili
La prima soluzione è la più ovvia, ovvero fare due panelli indipendenti Fig 4 in questo modo l’acciaio forgiato ha uno suo spazio senza cambi di pendenza.
La critica principale è data dal fatto che si interrompe il corrimano.
La seconda io l’ho utilizzata diverse volte, nonostante non sia corretta dal punto di vista geometrico. Fig 5 Il vantaggio sta nella continuità del corrimano e nel portare la linea di passo più vicino al centro del gradino. Inoltre si addolcisce la pendenza.