Adriano Cortiula

Adriano Cortiula
L’insegna “neo” barocca
Prefazione

Insegna in acciaio forgiato

Simbolismo

Quando si parla di simboli, bisogna intendersi, in senso filosofico in questo caso sarebbe più coretto parlare di segni, purtroppo non ho una grande cultura e uso la parola simbolo nel senso comune.
Come tutti, mi sono sempre chiesto  perché nei bracci delle insegne barocche più  antiche spesso mancano i simboli attinenti alla attività che appare sulla tabella.
La risposta che mi sono dato è piuttosto utilitaristica ma molto verosimile.
Si deve sapere che fino al secolo scorso il ferro costava moltissimo per cui se uno investiva un piccolo capitale nell’insegna, in caso di chiusura della sua attività poteva vendere il braccio più facilmente poiché l’acquirente sostituendo la tabella praticamente si ritrovava una insegna nuova.
Altro discorso se sul braccio si trovano i simboli della attività svolta,  uno cambiava mestiere o falliva, poteva vendere l’insegna solo alla cerchia di coloro che facevano il suo stesso mestiere riducendo, di molto, la possibilità di fare un rapido e lucroso affare.
Questo per spiegare il perché nel braccio che ho eseguito non si trova nessun simbolo evidente.
Fatta questa piccola digressione veniamo allo spirito del Barocco e come l’ho interpretato io attualmente. Non volevo inserire dei simboli evidenti ma dato che il Barocco è simbolismo nascosto.
 Questo simbolismo si evince dal grande mazzo di fiori, evidente riferimento di religiosa devozione alla Madonna. Per indicare l’attività pubblicizzata dall’insegna si tratta di un falegname, ho inserito in cima al braccio orizzontale un mazzo di gigli simbolo di S. Giuseppe.
Per il resto, l’ovvio della spirale aurea. Volevo evitare la cornucopia (con tutti i suoi simbolismi)che si trova in fin troppe insegne nell’arco di secoli, soprattutto  perché questo elemento da il movimento a tutto il braccio, vincolando attorno ad essa la costruzione delle parti portanti e delle decorazioni.

 

Insegna in acciaio forgiato Simbolismo