È decisamente un’operazione strampalata quella che ho fatto, non tanto per il modesto lavoro fabbrile che contiene, ma per tutto quello che ha girato in torno, iniziando dall’idea fino all’esecuzione dell’opera. Mi sono trovato da solo a convertire il paradosso in logica, la confusione in ordine, la complicazione in limpidezza e il dubbio in assodato.
È evidente che mi sono mancati i maestri che dall’idea che ho avuto, sapessero ricavare con esattezza una buona teoria.
Magari dopo aver fatto tutte queste proposte, non l’azzecco proprio, e l’operazione non c’entra niente ne con il ferro ne con il mondo, ma una spiegazione, anche falsa o stupida è sempre una spiegazione.
Certo poteva essere migliore, come migliore poteva essere tutto il resto, anche il mondo dove viviamo poteva essere migliore ma noi facciamo quello che siamo, e se un pezzo di me è quell’insegna, potrò disconoscerla, ripudiarla, ma non cambierò il dato di fatto.