Veniamo a una delle spade più famose che è passata per l’officina di Weland. Si tratta di Caledfwlch che proprio uscendo da quella officina ha preso il nome d’arte di “Excalibur” Il pasticcio in cui è coinvolta è molto complesso. Le carte dicono che è stata costruita da Weland in persona, ma in questo caso manca il certificato di garanzia, e i documenti di compravendita sono troppo recenti. Purtroppo tutti sappiamo che la carta si lascia scrivere. Il fatto che qualcuno abbia visto la punzonatura all’interno dell’elsa che recitava “forgiata dai Calibi” non depone a favore di Weland.
Da ricerche recenti ad opera del prof. Bernard Cornwell,
sembra accertato che a forgiare Excalibur sia stato il grande fabbro Gofannon. Infatti molte cose in questo caso tornano.
Nell’archivio di questo fabbro si sono trovati ii contratti iniziali che riguardano la spada.
Provo a fare la storia.
Gofannon forgia una spada e la battezza con il nome di Caledfwlch, poi la mette in vendita, il prezzo è molto alto, è bella ma non bellissima. Non riusciva a venderla e ogni anno a dicembre se la ritrovava tra le rimanenze finali.
Provò a chiedere al suo competitor Waland, noto commerciante di spade, se riusciva a piazzarla. Ovviamente l’accordo era che una volta venduta Waland avrebbe avuto una percentuale su quanto incassato.
Fu così che la spada fece bella mostra di se nella vetrina delle officine Waland.
In una delle periodiche esposizioni venne vista da Merlino il quale si interessò, ma non perfezionò la transizione.
Visto chi era interessato, dietro a Merlino c’erano i soldi di Artù, l’ufficio commerciale liquidò Goffanon con una cifra ridicola, e la scusa che era invendibile, soprattutto non era completa, mancava il fodero, e la lucidatura non era buona. Una volta avuta la proprietà, alla spada fu imposto il nome di “Excalibur” e venne spedita nell’officina di Brigid per dei lavori di rifinitura.
Nel frattempo Merlino andò da Waland con il preciso intento di comperarla. I due chiusero, dopo qualche discussione, la trattativa.
Il contratto che fecero diventò famosissimo, il primo leasing della storia.
Merlino era soddisfatto, con pochi soldi mensili faceva un figurone con il suo re. Waland avrebbe avuto una rendita annuale e non avrebbe perso la proprietà, contava sul fatto che Merlino non avesse i soldi per la rata finale.
Rimaneva il fatto che la spada era da Brigid, per questo fu incaricata di portarla a Camelot e cosegnarla a Merlino.
Il druido con una cerimonia ufficiale, la diede a re Artù, nelle parole di augurio giunte sino a noi, c’è una frase che la dice lunga “Gofannon sarà invocato ogni volta che serve aiuto al possessore dell’arma”.
I creativi delle officine Waland, si superarono, non potevano far sapere che il tanto decantato Weland non era in grado di lucidare una spada e di fargli il fodero, inventarono la storia di una non meglio identificata dama del lago che la consegnò direttamente ad Artù. La spada fece una brutta fine, Artù la fece gettare in una discarica.