I figli dei fabbri

I ricordi di Alfredo Ferrari si devono quasi tutti a suo figlio Enzo, quindi sono certamente falsati dal rispetto dalla considerazione e dall’affetto che si deve al padre.
Da quel che ho potuto capire era un accentratore patologico l’ultima parola in officina la voleva avere sempre Lui.
Come padre doveva essere un mito per i suoi figli, li portava all’epoca a vedere le corse, Enzo ricordava in tarda età che il giorno della sua prima comunione ebbe la folle felicità di andare in chiesa in automobile, con alla guida suo padre. All’epoca ci saranno state cinque o sei vetture in tutta la provincia di Modena.
Si deduce che in famiglia stavano bene, infatti Alfredo aveva sposato una nobildonna Adalgisa Bisbini.
Enzo non andava bene a scuola come suo fratello, ma il papà che se lo ritrovava tra i piedi in officina, aveva già capito
“Il piccolo ha l’anima del meccanico”
alla faccia di chi non è profeta in patria.
Morì giovane nel 16 a seguito di una polmonite e l’anno dopo morì anche il suo primogenito.