Adriano Cortiula

Adriano Cortiula

Grandi fabbri esecutori

Samuel Yellin

 
Gli americani, nel senso di statunitensi, lo considerano, non senza qualche esagerazione, il re dei fabbri, facendo girare Georg e Jean nella tomba e facendo incazzare i tedeschi e i francesi.
Non sono nemmeno riuscito a metterlo tra i grandi innovatori, in quanto il suo lavoro consisteva nell’adattare le forma dell’acciaio forgiato europeo a quello statunitense e lo ha fatto in modo eccellente.
Samuel Yellin non era americano era russo, ucraino per la precisione, emigrò negli Stati Uniti a 21 anni correva l’anno 1906 e così si risparmiò la rivoluzione.
Iniziò come dipendente ma nel giro di anni quattro nel 1910 fondò la Samuel Yellin Metalworkers Company, che divenne una delle aziende di lavorazione del ferro ornamentale più rispettate e ricercate del paese.
Ora come al solito mi faccio un paio di domande , ma quanto pagavano i fabbri a Filadelfia nei primi anni del secolo? Se dopo soli quattro anni uno poteva trovare un laboratorio e l’attrezzatura per mettersi in proprio. Essendo in un paese straniero, doveva pure abitare da qualche parte, quindi pagare un affitto, nutrirsi, vestirsi e pagare le bollette. Sarà stato bravissimo con uno spirito imprenditoriale non comune e convincente a trovare soci ma quattro anni mi sembrano pochi per avviare un’impresa come la sua.
Per fortuna al giorno d’oggi abbiamo più fonti, internet è una miniera e così ho cercato altre biografie.
Una dice che appena arrivato a Filadelfia prese lezioni alla Pennsylvania Museum School of Industrial Art dopo pochi mesi fu nominato insegnante, ruolo che mantenne fino al 1919.
Ha lavorato o insegnato, penso di poter chiarire il dubbio, semplicemente era un benestante e poteva fare ciò che voleva. In ogni caso era fabbro, su un paio di fonti ho letto che aveva imparato il mestiere in patria da un vecchio fabbro russo. Riporto la fonte (Samuel Yellin was born to a Jewish family in Mohyliv-Podilskyi, Ukraine in the Russian Empire in 1884. At the age of eleven, he was apprenticed to a master ironsmith. In 1900, at the age of sixteen, he completed his apprenticeship). Questa probabilmente è una clamorosa balla. A Mohyliv-Podilskyi quanto acciaio ci poteva essere a metà dell’800 per utilizzarlo come materiale decorativo, dove si sarebbe formato un maestro fabbro per poter insegnare a Samuel il mestiere, all’epoca in quelle zone avevano appena buttato gli aratri di legno, e secondo questa biografia, Yellin imparava a forgiare l’acciaio decorativo, no non sta ne in cielo ne in terra.
Ricordo che in ogni caso era un fabbro
Chicago 9 marzo 1926 Yellin tiene una delle sue conferenze.
Questa conferenza mi ha colpito in modo particolare per l’impegno che Samuel mette nell’indicare, con clamorosa ingenuità, agli architetti e progettisti come vanno disegnate le opere in acciaio. Dice che l’acciaio va disegnato in modo che poi si possa costruirlo e per farlo il disegnatore deve sapere esattamente quello che si può ottenere dal metallo, per non incorrere in disegni si belli ma irrealizzabili con l’acciaio forgiato.
Nelle sue parole si sente lo spirito del fabbro, per fortuna è morto prima di vedere le aberrazioni che si possono ottenere con l’acciaio forgiato
Dalle foto dei lavori che ha diretto si vede che tutto richiama alla tradizione dell’Europa occidentale probabilmente aveva molti libri con molte riproduzioni e da li ha preso molte delle idee che ha poi brillantemente e liberamente realizzato.
Ci ha lasciato nel quaranta così come non aveva visto la rivoluzione di ottobre non ha visto la seconda guerra mondiale, ha saputo viaggiare per tempo.

Grandi fabbri esecutori  Samuel Yellin

Il laboratorio di Yellin
L'interno del laboratorio
Questo panello è del laboratorio di Yellin come si vede pur essendo datato 1924 è copiato da decine di lavori simili, ma non dal vero, chi lo ha copiato lo ha fatto da una stampa e si vede nel fiore, che è in lamiera nelle foglie che sono rigide, nelle fascette inadeguate, ma soprattutto nella disposizione dei piatti che formano le volute.
Si vede chiaramente le varie interpretazioni che ha dato Samuel a lavori europei noti