Adriano Cortiula

Grandi fabbri esecutori

Emile Robert

Émile Robert nasce il 2 marzo 1860 in provincia lontano dalle grandi metropoli, con Edgar Brant è considerato il più dotato fabbro francese di inizio 900.
E’ figlio di un fabbro per cui entra in laboratorio fin da bambino, purtroppo il suo babbo muore che era ancora giovane.
Poi si sa che a 13 anni va a fare l’apprendista dal fabbro Larchevêque, si avete letto bene, proprio quello che ha fatto la cancellata della Cattedrale di Bourges.
Molto stranamente a 15 anni pianta baracca e burattini.
Le biografie ci dicono, sfidando il senso del ridicolo, che abbandona il laboratorio per fare nuove esperienze a Bourges, a Lione, a Oullins e infine arriva a Parigi che aveva 18 anni.
Ovvero ha gironzolato in giro per la Francia tra i 15 e i 18 anni, a fare che? Queste biografie danno per scontato che alla fine dell’XIX° secolo uno entrava e usciva dalle botteghe in cui forgiavano l’acciaio con grande disinvoltura.
La domanda è sempre quella, dove trovava i soldi per l’affitto il vitto i vestiti e i viaggi?
Veramente un biografo si è posto il problema, e ha cesellato il suo girovagare nell’ambito della forgiatura dell’acciaio.
Riporto la frase.
A quindici anni, lasciò l’officina per sostenere l’esame per essere ricevuto come montatore negli stabilimenti militari di Bourges. Dopo aver risparmiato un po’ di soldi, partì per Lione per trovare uno dei suoi zii, che padroneggiava il mestiere. Poi da Lione, va Oullins per incontrare il fabbro Salesse famoso a Lyonnais. Continuerà il suo viaggio a Parigi fermandosi in laboratori di lavorazione del ferro per aumentare le sue conoscenze.
Io non ci credo neanche se lo vedo.
Ovviamente la realtà non può essere questa, è molto più verosimile che provenisse da una agiata famiglia e poteva permettersi di andare in giro e non c’è assolutamente nulla di male. In questi soggiorni, ad esempio si sa che a Lione alloggiava presso un facoltoso zio.
Che abbia visto forgiare l’acciaio è probabile ma fino a 18 anni non ha fatto l’apprendistato regolare.
Entra nella bottega di Moreau e fino ai quarantanni non si sa nulla di cosa abbia fatto.
Questo è molto verosimile, dato che il lavoro del fabbro non fa notizia.
Bravo era bravo poiché nel 900 appare come collaboratore di Adrien Karbowsky alla realizzazione del Padiglione delle Arti Decorative, per l’Esposizione Universale di Parigi. È stato il responsabile della sala dei metalli e ha realizzato la porta che immetteva a questo spazio. Sua anche l’ingenua idea di mettere una forgia all’interno del padiglione per dimostrare come si eseguono le lavorazioni dell’acciaio forgiato.
Nel 1909 vicino al suo laboratorio aprì una specie di scuola di forgiatura in cui accolse 25 ragazzi per insegnare il mestiere.
Potrebbe essere anche un innovatore poiché cambiando la tradizione ha reso usuale l’uso della saldatura autogena. Era nato nel 1860 e morirà nel 1924 non potendo vedere realizzato il suo ultimo lavoro per l’Esposizione delle Arti Decorative del 1925

Grandi fabbri esecutori  Emile Robert

Il cancello “Calla palustris et sagittaires” é il suo cancello più famoso lo ha  realizzato nel 1902 per una esposizione, su disegno di Victor Prouvé, padre di Jean Prouvé, che poi diventerà il suo allievo più illustre.
Vediamo di fare chiarezza, tutti i fabbri conoscono la ringhiera dello scalone d’onore del Castello di Chantilly, spesso è attribuita a Emile Robert.
Questa ringhiera è stata costruita nei laboratori di Alphonse-Gabriel Moreau su disegno di Honoré, solo Lucien Magne dice che la eseguita Emile, da altre parti si dice che ha collaborato.
Il fatto è che in quel periodo, 1883 Robert lavorava alle dipendenze di Moreau e la faccenda che fosse uno degli operai addetti alla costruzione appare verosimile.
In ogni caso la ringhiera è attribuita a Moreau.