Adriano Cortiula

Adriano Cortiula

Grandi fabbri esecutori

Luis e José Badia Miarnau

Gaudì ha portato i fratelli Badia all’apice dei grandi fabbri esecutori, dalle loro mani sono usciti dei pezzi forgiati che tuttora vengono studiati da ogni parte del mondo.
Non erano come Onos dei fabbri con un lunga tradizione alle spalle, Lavoravano con Juan e dopo l’apprendistato si fermarono nella bottega come operai. (qualcuno dice come collaboratori, ma se li pagava Onos, non c’è differenza.)
Via via che Juan diventava sempre più vecchio e sempre meno disposto a sopportare Antoni, il quale ci metteva del suo a rendersi odioso e pestifero, I fratelli diventarono gli interlocutori principali dell’architetto.
Si sa che le porte di palacio Guell le hanno forgiate loro nel laboratorio di Juan, e le discussioni con Gaudì furono interminabili.
Poi quando morì Gabbarò, altro fabbro che aveva lavorato per Gaudì si trasferirono nel suo laboratorio in Avda Diagonal, il quale evidentemente era inadeguato per le loro esigenze, e fu così che i fratelli Badia diventarono clienti di Gaudì infatti il Il 12 agosto 1904, Gaudí firmò il progetto di costruire un modesto laboratorio per i fabbri. José e Miguel Badia Miarnau.
L’officina era un semplice opificio con alcuni elementi decorativi sulla facciata in muratura in pietra naturale, con una finestra e una semplice porta. Era una creazione umile e Gaudí concordò con i fabbri che il suo onorario sarebbe stato dedotto dal lavori che stavano eseguendo per lui. La bottega situata in calle Nápoles 273, tra Provenza e Rosellón, è scomparsa e rimane solo una foto.
Tra gli altri notevoli lavori disegnati da Gaudí e realizzati nel laboratorio dei fratelli Badia, situato in Carrer de Nàpols, c’erano le croste per i balconi della Pedrera.
Continuarono l’attività anche dopo la morte di Gaudì, usando il suo nome per fare pubblicità ai loro prodotti.

Grandi fabbri esecutori
Luis e José Badia Miarnau