Cunda Kammāraputta, è il fabbro che ha cucinato e servito i funghi al Buddha, non conosco le sue competenze come fabbro, ma mi auguro fossero molto superiori di quelle che aveva come micologo.
I fatti più o meno si sono svolti così:
Accompagnato da Ananda e Kassapa, il Sublime entrò nel recinto delimitante il giardino di Cunda, che esercitava la professione di fabbro. Il primogenito di costui, che era anche l’unico maschio, aveva abbandonato la casa paterna per entrare nell’ordine, lasciando così il padre senza discendenza e senza alcuno che potesse onorarlo nei riti funebri. Per questo Cunda odiava il Sublime, la sua dottrina e tutti quelli che la seguivano.
Un giorno l’elevato entrò in casa e dopo aver istruito, stimolato, esortato e rallegrato Cunda con un discorso sul Dhamma, andò via.
Cunda allora si convertì e disse che sarebbe diventato un discepolo laico della religione predicata da Buddha.
Cunda sentendosi in debito volle offrire nella sua casa un lauto pranzo al divino e ai suoi discepoli.
Il Buddha dopo il pranzo fu preso da dolori di pancia e morì.
Questo fatto ha un po’ offuscato la nascita di una religione, il cui fondatore si immola per l’umanità.
Un conto è morire eroicamente in croce, e l’altro è morire col cagotto.
So benissimo che questo pranzo è stato analizzato fin nei minimi particolari e che esistono due versioni sulla pietanza consumata, ( maiale o funghi) ma i fatti sono questi.
Buddha consumò l’ultimo pasto da Cunda il fabbro, il quale lo aveva preparato, poi si sentì male e morì.